mercoledì, giugno 14, 2006

Moggi anche in pes!!!

L'altro giorno stavo giocando con i miei amici a pes (winning eleven) Juventus - Barcellona, ad un certo punto abbiamo scoperto il tramaccio; calciopoli anche nella palystation, l'influenza di Moggi ha colpito anche i programmatori della konami o l'hw stesso della play (^^')...

...il mio amico che utilizzava il barca riesce a tirare in porta, ma il giocatore della Juve è ben posizionato e "salva" sulla linea della porta un goal fatto...
...peccato che lo faccia con un braccio e ovviamente l'arbitro nn vede. ^^
Ecco il filmato:

martedì, giugno 13, 2006

TVUPlayer finalmente un modo semplice x vedere programmi in streaming

Ecco finalmente un programma facile da utilizzare con cui è possibile vedere programmi trasmessi in chiaro su internet tramite IPTV (tra cui partite dei mondiali, news, altri sport, etc...).
Ovviamente completamente gratuito si chiama TVUPlayer e questa volta nn è in cinese... ^^
Comletamente in inglese. Trovarlo è semplice basta fare una ricerca su google; non linko direttamente x nn intasere i server del download.

(Ho cancellato il post su PPLive xchè creava + confusione che altro; effettivamente quel programma è un po complicato, inoltre molte persone hanno problemi con la traduzione inglese; cmq se qualcuno lo desiderasse lo può trovare qui http://www.pplive.com/en/index.html).

sabato, giugno 10, 2006

Presto batterie a carica istantanea?

Presto batterie a carica istantanea?

10 Giugno 2006

Una batteria che richiede pochi secondi per essere ricaricata e non necessita di sostituzione.
Sembra un sogno ma potrebbe diventare presto una realità grazie a studi effettuati da alcuni ricercatori del Massachussetts Institute of Technology.
Combinando una tecnologia relativamente vecchia, quella dei condensatori, con la nanotecnologia il risultato è stato combinare le prestazioni delle batterie odierne con la velocità e longevità dei condensatori.
Una batteria così realizzata potrebbe essere ricaricata migliaia di volte e in pochissimo tempo, secondi invece che ore.
I vantaggi per l'utente finale sono evidenti: tempi di ricarica ridotti al minimo, nessuna necessità di sostituzione con batterie che durerebbero più a lungo degli apparecchi sul quale sono utilizzate.
Anche per l'ambiente i vantaggi sarebbero evidenti, dal momento che si ridurrebbe notevolmente la quantità di batterie da smaltire, processo costoso e, se non fatto correttamente, decisamente inquinante.
Il team di ricercatori del MIT si aspetta di ultimare i primi prototipi di queste batterie tra pochi mesi e di introdurre i primi esemplari sul mercato nei prossimi cinque anni.

Da: www.telefonino.net

Poco tempo fa era uscita la notizia che verso inizio 2007 sarebbero arrivate sul mercato delle batterie che utilizzavano come fonte d'energia l'idrogeno (con carica istantanea ovviamente, le ricarichi con una bomboletta ^^); queste avrebbero praticamente azzerato l'enorme inquinamento causato dai prodotti in commercio attualmente.
Non vorrei che questa "news" delle batterie istantanee, "vecchio stampo", sia l'ennesima trovata x boicottare l'idrogeno come fonte d'energia alternativa.
I produttori delle batterie al litio in questo momento hanno enormi interessi, ci sono milioni di euro, se nn miliardi, in gioco; quindi piuttosto che perdere il mercato x pareggiare con le concorrenti batterie ad idrogeno (con carica istantanea x forza ^^) ci presentano ora questi nuovi modelli...
...peccato che le batterie al litio danneggino gravemente l'ambiente; anche se il numero viene ridotto il danno continua...

Beh, alla prossima in#%$!§a.

Byezzz

martedì, giugno 06, 2006

La l'ibertà d'informazione in Italia è un "optional" ormai x tutti

Attacco concentrico su Rifondazione. Confindustria scatenata contro Epifani

Fu così anche negli anni sessanta, sebbene lo scenario fosse molto diverso e fossero molto diverse le forze in campo: quando si insediò il primo governo di centrosinistra (Moro-Nenni), cambiando gli equilibri politici del paese - rompendo il monopolio assoluto della Dc - ci fu una reazione immediata: si mobilitarono forze potenti - organizzate attorno alla grande borghesia, che allora era dominata dalla Fiat dell’ingegner Vittorio Valletta - e misero sotto assedio la nuova alleanza di governo, la quale si proponeva di realizzare alcune riforme non radicalissime, ma neppure indolori (nazionalizzazione dell’energia elettrica, scuola, leggi sul lavoro eccetera...). Qual era l’obiettivo? Spingere il più possibile su un versante moderato il centrosinistra, e quindi evitare che una politica nuova intaccasse i privilegi di rendite e profitto e cambiasse i rapporti di forza tra lavoro e capitale. Furono mobilitati i servizi segreti e settori dei carabinieri, fu preparato un piano di golpe, si misero i dirigenti della sinistra Dc e i socialisti davanti alla minaccia di una azione eversiva delle forze armate, fu coinvolto persino il presidente della Repubblica Antonio Segni democristiano di destra - e si ottenne parecchio. La spinta riformatrice del centrosinistra si attenuò immediatamente.

Sta succedendo un po’ la stessa cosa (per fortuna senza ammutinamenti militari, e speriamo con esiti diversi...). Uno schieramento molto grande di forze politiche, sociali, pezzi ampi di borghesia, giornali, eccetera - e cioè quel largo settore di “potere” che nei mesi scorsi aveva sognato di sostituire Berlusconi con una alleanza politica centrista, si è messo in azione per impedire che il nuovo centrosinistra imponga all’Italia una svolta riformatrice. Questo “fronte di potenti” ha capito che una soluzione politica di centro è impossibile, almeno per il medio periodo, e di conseguenza è passato - come si dice in gergo - al “piano B”: normalizzare l’Unione. Per normalizzarla occorrono due passaggi: il primo è quello di neutralizzare Rifondazione comunista, che è la grande novità dell’alleanza e che si sta dimostrando molto attiva (troppo) e molto autonoma (troppo); il secondo passaggio è quello di battere il sindacato e in particolare la Cgil.

Ieri è stata una di quelle giornate nelle quali le due operazioni si sono mostrate in tutta la loro spettacolarità e contemporaneamente.

I grandi giornali si sono occupati dell’attacco a Rifondazione. Gli industriali hanno mosso all'assalto del sindacato (della Cgil).

La forza d’urto dei giornali contro Rifondazione è stata impressionante. Se prendete solo gli ultimi due o tre giorni potete mettere in fila un bel numero di episodi. La campagna contro Bertinotti, colpevole di aver partecipato alla parata del 2 giugno (o forse colpevole di averlo fatto senza rinnegare la sua storia e le sue convinzioni di pacifista e di uomo di sinistra). La campagna contro la possibilità di rifare la legge sulla fecondazione assistita (che ha coinvolto anche Fabio Mussi, leader della sinistra Ds). La campagna contro l’amnistia (condotta soprattutto da Repubblica, ancora ieri con un articolo di Giuseppe D’Avanzo, nel quale si accusa di “berlusconismo di sinistra” chiunque sia per un provvedimento di clemenza verso i detenuti, e cioè cerchi di imporre all’Unione una linea buonista, che potrebbe sfigurare la limpida immagine forcaiola della miglior sinistra tradizionale).

E da due giorni c’è anche l’assedio del “Corriere della Sera” sul tema degli immigrati, guidato dagli editorialisti più prestigiosi (sabato un articolo di fondo di Alberto Ronchey, che paventava la dittatura islamica in Europa; ieri un secondo articolo di fondo, di Sergio Romano, interamente rivolto contro Gennaro Migliore, capogruppo di Rifondazione alla Camera, indicato come pericoloso sovversivo perché contrario ai Cpt, cioè alle carceri per i migranti).

Mentre sui giornali si dispiegava questa offensiva, a Varese è successo di peggio. Una assemblea di industriali ha interrotto ripetutamente il discorso del capo del sindacato, Guglielmo Epifani, il quale - dicono i testimoni - in modo gentilissimo, come è sua abitudine, cercava di illustrare la linea economica della sua organizzazione. Epifani ha dovuto smettere di parlare (ma nessun giornale, vedrete, si indignerà per i fischi a Epifani: i giornali in genere si indignano solo se i ragazzi fischiano Letizia Moratti) e il capo di Confindustria, Montezemolo, quando ha preso la parola, dopo l’incidente, non ha saputo neppure chiedere scusa (una volta i capi della grande borghesia torinese erano assai più beneducati). E cosa ha detto Montezemolo nel suo discorso, dopo il rifiuto a dialogare coi sindacati? Tre cose. Prima: l’interesse dei lavoratori coincide con gli interessi dell’impresa o non esiste. Seconda: le uniche forze vive in Italia sono gli imprenditori (quelli che una recente ricerca dell’Istat ha definito i peggiori e i meno produttivi di tutta Europa, ndr). Terzo: L’interesse dell’Italia è l’interesse dell’impresa, e quindi occorre flessibilità, possibilità per i padroni di controllare gli orari e i salari, tagli della spesa pubblica, riduzione delle tasse sui profitti. Tutto ciò è compito del governo.

E’ chiaro che la battaglia sarà molto dura in questi mesi, e l'esito non è scontato. La sinistra dell'Unione deve conquistare le sue posizioni perché solo in questo modo salverà l’Unione dal naufragio, cioè dalla resa ai poteri forti. E in questa partita si giocherà anche il futuro del sindacato, e quindi il destino dell’Italia, cioè il profilo economico e e sociale che assumerà nei prossimi anni

Piero Sansonetti (martedì 6 giugno)

Da: www.liberazione.it